N.13 - I giovani leggono Dostoevskij

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Promosso da Diesse e da una rete di scuole si apre un nuovo capitolo delle letture giovanili dostoevskijane guidate da Tat'jana Kasatkina. L’iniziativa è proposta ai giovani delle scuole secondarie di II grado. Le conferenze di apertura dei lavori e di introduzione al metodo di lettura de “Il sogno di un uomo ridicolo” si tengono in questi giorni a Modena e Brescia.

Si apre in Italia, fra i giovani delle scuole secondarie di II grado, promosso da Diesse e da una rete di scuole, un nuovo capitolo delle letture giovanili dostoevskijane guidate da Tat'jana Kasatkina, che già con successo hanno avuto luogo lo scorso anno scolastico lungo l’asse Modena-Brescia. Che si replichi è già un fatto che fa notizia. Ancora di più lo fa la constatazione del metodo osservato dalla studiosa, membro dell'Accademia delle Scienze Russa e Presidente della Commissione di studi su Dostoevskij. Il criterio interpretativo è definito, infatti, da “soggetto a soggetto” e chi lo ha sperimentato sa bene di che cosa si tratta. Il testo dell’autore è letto e riletto in classe e individualmente con l’aiuto di alcuni insegnanti e alla fine del percorso chi ha scoperto il “segreto” nascosto sotto il velo delle parole comunica le proprie suggestioni durante un convegno pubblico, alla presenza dei propri compagni e della studiosa moscovita. Non è un concorso tra scuole, ma un esercizio che cambia il lettore durante il viaggio all’interno dell’opera prescelta e che merita perciò di essere comunicato. I giovani sono invitati a leggere Dostoevskij nello stesso modo in cui cercano di comprendere le persone che incontrano nella loro giornata, scoprendo anzitutto i punti di disaccordo e di differenza, prima di quelli di istintiva simpatia. Da lì si parte per capire il testo nelle sue pieghe insospettabili, senza deviare verso interpretazioni facili o troppo scontate, perché, come richiama sempre la Kasatkina, ciò che l’autore vuole comunicarci è davanti a noi. Il confronto pubblico finale sancisce un punto di arrivo che è correzione e ripartenza verso una successiva rilettura o verso l’approccio ad una nuova opera, chissà…

Il racconto indicato per la sperimentazione 2015-2016 è “Il sogno di un uomo ridicolo”, che reca come sottotitolo “racconto fantastico” ed è comparso per la prima volta nel “Diario di uno scrittore” del 1877, quando il grande autore russo aveva 56 anni. L’incipit è tutto un programma: “Sono un uomo ridicolo. E ora mi danno anche del pazzo”. La storia poi prosegue in un crescendo di passaggi che non risparmiano nulla al lettore, né angoscia, né stupore, né illuminazioni improvvise. È una narrazione potente e tutta da scoprire, quella intessuta in prima persona dall’uomo ridicolo che si confida col lettore. Sta a quest’ultimo il compito di non sottrarsi alla sfida e di ricambiare la confessione con una lettura attenta, certamente arricchita dal confronto con altri lettori.

La prof.ssa T. Kasatkina sarà presente alle conferenze di apertura dei lavori e di introduzione al metodo e all'opera.