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L’edizione 2025 della Convention Scuola intende focalizzare l’attenzione sul tema della personalizzazione: non si tratta di riproporre in modo astratto la contrapposizione con individualizzazione né tantomeno confinare la questione alla semplice attenzione nei confronti dei ragazzi più fragili. L’obiettivo è piuttosto quello di aiutarsi a comprendere se e come, oggi, in un contesto in cui tutte le classi appaiono difficili, sia possibile insegnare avendo a cuore il percorso di ciascuno degli alunni che si hanno davanti, la valorizzazione dei loro talenti e il supporto nelle situazioni di fragilità. Sappiamo infatti che l’abbandono scolastico non è rappresentato solo da quello conclamato dei ragazzi che nel corso degli anni si perdono, ma oggi prende la forma anche di quello implicito, che è fatto di livelli di apprendimento spesso non all’altezza, con diversità non solo rispetto ad aree geografiche o talvolta all’interno delle stesse scuole, ma anche di una disaffezione dei ragazzi nei confronti della scuola.
In questa situazione si ripropongono alcune domande stringenti che riguardano i modelli di insegnamento proposti, l’attenzione per gli stili di apprendimento dei ragazzi, le sollecitazioni sui possibili apporti delle tecnologie, la necessità di interrogarsi su cosa voglia dire davvero innovare la didattica.
Domande che possono rappresentare l’opportunità di esplorare nuovi percorsi, elaborare strumenti e adottare linguaggi adeguati, con cui continuare “a toccare il cuore degli allievi, aiutandoli e spronandoli ad affrontare con coraggio ogni ostacolo per dare nella vita il meglio di sé” (Leone XIV).
La Convention Scuola intende pertanto favorire un confronto su questi temi, consapevoli che, proprio guardando la realtà delle nostre scuole e attingendo alla ricchezza di riflessione e di esperienze maturate, è possibile raccogliere questa sfida.
La Convention Scuola si articolerà in una Tavola Rotonda di apertura con la presenza di esperti, che in cui si rifletterà sul tema, sia a partire dal punto di vista dell’insegnamento e della scuola, sia con una attenzione agli stili di apprendimento e allo sviluppo dei ragazzi.
Il lavoro proseguirà in 20 workshop organizzati per aree disciplinari o interdisciplinari. In particolare, ciascun gruppo dei workshop svolgerà un’attività di approfondimento e di ripresa dei contenuti della Tavola Rotonda per documentare che sono già in atto esperienze di una didattica personalizzata che mira alla crescita dei ragazzi nella loro integralità, cioè con una attenzione non solo alla dimensione cognitiva, ma anche alle character skills. Attraverso il confronto, anche a carattere laboratoriale, si cercherà di comprendere che tale processo richiede un metodo, cioè innanzi tutto un modo d’essere dell’insegnante e una capacità di utilizzare strumenti e metodologie sulla base della realtà con la quale deve confrontarsi. Si tratta di un lavoro che tira in ballo, ovviamente, anche la dimensione collegiale, di progettazione dei curricoli, e quella più generale dell’organizzazione della scuola, nel quadro delle possibilità dell’autonomia.
I gruppi di lavoro intendono sviluppare il tema proposto nella Convention attraverso la proposta di diverse esperienze formative significative. La personalizzazione infatti passa attraverso un modo di insegnare, che è fatto sia di attenzione alle discipline, che non vuol dire riproporre un sapere nozionistico o frammentario del sapere, quanto possibilità di apertura alla realtà, sia di un approccio didattico, fatto di innovazione, cioè di ricerca di metodologie e strumenti adeguati al contesto.
Infine, l’incontro conclusivo, volto a raccogliere gli elementi propositivi ed indicare le piste del lavoro dell’anno, metterà l’accento sul ruolo dell’associazionismo professionale evidenziandone l’originalità culturale ed educativa e il valore di una presenza nella società civile, in una prospettiva sussidiaria, come luogo di supporto e valorizzazione alla professionalità docente.