Maggio 2011

È arrivata la LIM in classe!
Mi sento sollecitata ad usarla, ma sono un po’ titubante. Da un paio di anni la scuola ha introdotto la LIM nel laboratorio di informatica, ma per ora mi sono limitata ad impiegarla come supporto per la proiezione di presentazioni da me predisposte o per la dimostrazione di alcune procedure, che poi i ragazzi dovevano riprodurre o completare sui loro PC.
Ora è diverso…ora devo cercare di sfruttare maggiormente le potenzialità che la lavagna interattiva multimediale presenta.
Mi documento sul WEB (il breve corso di aggiornamento che ho frequentato tempo fa mi ha fornito solo alcune nozioni di base, ma poi sono io che devo cimentarmi ed imparare - come ho fatto anni addietro con il PC e con i software specifici…); trovo alcuni articoli che mi aiutano a riordinare le idee. In particolare vi sono alcuni aspetti che mi spingono a mettermi in gioco…
La LIM, in quanto finestra multimediale e allo stesso tempo memoria collettiva e spazio di azione, può favorire, aiutare, supportare, all’interno della classe, la discussione e il confronto indispensabili a promuovere una didattica basata sulla costruzione collaborativa della conoscenza
La LIM è stata utilizzata proprio come uno strumento finalizzato all'inclusione; l'inclusione di alunni stranieri, con una limitata conoscenza della lingua italiana, alunni disabili, alunni con problemi di apprendimento o di attenzione, alunni con competenze eccellenti. Un ottimo esempio di applicazione della lavagna interattiva alla metodologia del cooperative learning.
Tutto ciò mi affascina: da parecchio tempo cerco di individuare percorsi che sostengano la didattica collaborativa che, secondo me, avvantaggia l’inclusione di tutti gli allievi, soprattutto quelli più deboli, senza sfavorire quelli più dotati, i cosiddetti studenti eccellenti.
A casa penso al giorno successivo; sarà la prima volta con la LIM in classe: devo approfittare della novità, cerco qualche idea, mi viene in mente un’attività…la proporrò domani.
Sono le otto meno dieci, entro nell’aula, accendo il PC e collego il proiettore, suona la campana, i ragazzi entrano e mi trovano affaccendata. Subito mi salutano e si avvicinano per aiutarmi ad allestire la postazione. Insieme lanciamo il software applicativo e proviamo la speciale “penna” in dotazione alla lavagna per operare sullo schermo. Donato² e Nicola, due ragazzi vivaci e talvolta in difficoltà, mi affiancano per tutta la lezione, gli altri seguono e collaborano con i loro interventi ed i loro suggerimenti dal posto! Se in qualche momento mi trovo un po’ impacciata, mi forniscono la loro assistenza consigliandomi sulle scelte da operare (non è facile usare la “penna” ma basta non lasciarsi abbattere e continuare…). Verso la fine della prima ora sono affaticata, ma soddisfatta: i ragazzi hanno apprezzato e hanno seguito con interesse. Ora inizia la seconda parte: desidero verificare che i ragazzi abbiano compreso; chiedo di svolgere un esercizio di applicazione sul quaderno. Fabrizio fa una richiesta: “Prof., andiamo nel laboratorio di informatica così anche noi usiamo i PC?”. “Ora non possiamo” rispondo “non è il nostro turno”. Rifletto: se i ragazzi constatano che alcune attività si possono svolgere con il computer, è ovvio che desiderano poterlo fare anche loro. E mi domando: non diventa davvero importante associare, come molti esperti sottolineano, alla LIM in classe anche ‘un computer per ogni studente’ ?
¹ Didoni D., di Palma M.P. (2009). Lavagne interattive multimediali e innovazione didattica. TD-Tecnologie Didattiche, 48, pp. 32 - 38 http://www.tdmagazine.itd.cnr.it/PDF48/5_Didoni_diPalma_TD48.pdf
²I nomi sono di fantasia.
³Un Computer per ogni studente Paola Limone http://ospitiweb.indire.it/adi/SemFeb2009_atti/Limone/sa9L_frame_dir.htm