La valenza delle attività laboratoriali e nell’ambiente: una conferma anche nelle Indicazioni Nazionali

È estate, i pensieri corrono … talvolta ritornano ai volti e alle parole dei ragazzi che hanno affrontato gli esami di terza “media”. Mi hanno molto colpito le prove di Giacomo¹, Marzio, Nello, Piero, Flavia, Glenda, Maura, Loris. La scuola per loro è stata come una corsa ad ostacoli: qualcuno ha ripetuto, tutti hanno faticato (chi per problematiche di tipo comportamentale, altri perché di origine straniera, una per dislessia e un altro perché disabile). Nei temi e durante i colloqui hanno ricordato almeno un evento per loro significativo vissuto durante il triennio. In tutti i casi si trattava di situazioni avvenute in contesti al di fuori dell’aula: l’uscita alla scoperta dell’ecosistema fiume, la condivisione di attività pratico-operative con i diversamente abili di un centro diurno, l’attività sperimentale nel laboratorio di un museo ed altre ancora. Così le loro difficoltà si sono affievolite, sono riusciti a percepire i concetti di base sottesi alle esperienze svolte e sono stati in grado di esporli con una certa proprietà di linguaggio. Quando la vita reale entra nella scuola i ragazzi ne vengono coinvolti in modo integrale: si appassionano, si applicano e ne parlano volentieri sia tra loro che con gli adulti. Sta a noi insegnanti saper leggere il messaggio che ci hanno lanciato: indagare i contenuti disciplinari attraverso la realtà e l’operatività, integrando le varie materie nel quotidiano. Non sempre ci riusciamo, ma forse val la pena insistere.
Ho letto il testo delle Indicazioni Nazionali del 23 luglio 2012 sul quale il C.N.P.I. (Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione) ha espresso parere favorevole nella seduta del 25 luglio 2012 ed ho colto alcuni aspetti che soddisfano alcuni punti da me auspicati nel diario di maggio 2012 e che sembrano rispondere positivamente al messaggio espresso dai ragazzi.
Nel capitolo “Cultura Scuola Persona”, non presente nella bozza di maggio, si sollecitano i docenti a facilitare l’inclusione di tutti gli alunni, a sviluppare la collaborazione fra gli allievi, ad aprirsi alle famiglie ed al territorio circostante, a favorire l’intreccio fra le varie discipline e culture. Il paragrafo “Una scuola che include” arricchisce la parte riguardante l’Organizzazione del Curricolo segnalando i documenti a cui fare riferimento per un’effettiva presa in carico delle problematiche degli studenti con Bisogni Educativi Speciali.
Mi sono poi soffermata sulla parte riguardante La Scuola del Primo Ciclo. Una sollecitazione interessante arriva al termine del paragrafo L’ambiente di apprendimento: “Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio…valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento”.
Elenco una serie di frasi estrapolate dalle Indicazioni per le singole discipline che contengono un costante riferimento alla realtà per continuare a riflettere sul senso dell’insegnamento.
“L’insegnante di italiano fornisce le indicazioni essenziali per la produzione di testi …[che] possono muovere da esperienze concrete, … da scopi reali…”
“L’apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria… permette all’alunno di … acquisire i primi strumenti utili ad esercitare la cittadinanza attiva nel contesto in cui vive…”
“La storia entra nella vita di ogni giorno…”
In geografia “…il raffronto della propria realtà (spazio vissuto) con quello globale, e viceversa, è agevolato dalla continua comparazione di rappresentazioni spaziali…”
“Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione dei problemi, che devono essere intesi come questioni autentiche e significative, legate alla vita quotidiana.”
“Le esperienze concrete [in scienze] potranno essere realizzate … anche in spazi naturali o ambienti raggiungibili facilmente.”
In musica “gli alunni utilizzano le competenze specifiche della disciplina per cogliere significati … valori della comunità a cui fanno riferimento.”
“La disciplina [arte e immagine] contribuisce … in modo rilevante a far sì che la scuola si apra al mondo…”
In educazione fisica “L’attività motoria praticata in ambiente naturale rappresenta un elemento determinante per … la formazione di futuri cittadini del mondo…”
“Selezionando temi e problemi vicini all’esperienza dei ragazzi si sviluppa in loro una crescente padronanza dei concetti fondamentali della tecnologia…”
Riprendo quindi con fiducia il cammino. Buon anno scolastico a tutti!

¹ I nomi sono di fantasia