Tempo di bilanci

L’anno scolastico sta per terminare: è tempo di bilanci. Ripenso alle situazioni vissute che di seguito cerco di sintetizzare.

Come insegnante di matematica ho avuto alcune conferme.

  • Gli allievi si sentono molto coinvolti e partecipano con interesse nel momento in cui propongo attività che stimolano la loro curiosità, mentre, in genere, si “annoiano” quando, per vari motivi, ricorro ancora alla lezione frontale (anche se dialogata). Per l’entusiasmo che ho riscontrato in molte circostanze in seguito alle proposte di situazioni problematiche di tipo pratico-operativo ho rivalutato questo “mestiere”.
  • L’apprendimento spesso è piuttosto fragile e volatile: i ragazzi imparano ciò che viene proposto al momento, ma faticano a ritenere nel tempo i contenuti e le abilità e stentano ad acquisire le competenze. Ancora oggi, dopo tanti anni, è necessario, forse più di prima, escogitare i percorsi più idonei per aiutare gli studenti a raggiungere risultati più stabili per il loro futuro.

Come discente ai corsi di aggiornamento ho rinforzato alcune convinzioni.
  • Le considerazioni svolte sulla Didattica Laboratoriale della Matematica¹ durante il Seminario (aprile 2014) del GRIMeD - Gruppo di Ricerca Matematica e Difficoltà - mi hanno confortata e incitata a proseguire nella progettazione di strategie sempre più coinvolgenti per i ragazzi: essi apprendono meglio, infatti, se sono motivati e se comprendono il senso di quello che fanno. Il mio punto d’arrivo, ancora molto lontano, è quello di sviluppare negli allievi la motivazione sia a “fare” sia a “studiare” la matematica e di convincerli che può essere utilizzata come mezzo essenziale all’autonomia personale e all’esercizio della cittadinanza (parole del prof. Brunetto Piochi, presidente del GRIMeD). Cercherò di non scoraggiarmi davanti alle contrarietà e di proseguire nella ricerca didattica, anche se con fatica, perché non sempre supportata e capita,
  • Le esperienze svolte in modo laboratoriale possono servire, oltre che a costruire nuovi concetti, a valutare le competenze acquisite dall’allievo attraverso l’osservazione dei processi da lui attuati, a differenza di ciò che può essere misurato con le verifiche tradizionali (come spiegato dal prof. Bolondi durante una sua interessantissima relazione al Seminario del GRIMeD 2014). Spero perciò che le modalità per la valutazione degli studenti (soprattutto durante l’Esame di Stato del I ciclo) possano essere modificate (ora sono veramente incongruenti rispetto alla richiesta di lavorare sulle competenze) per permettere agli studenti, attraverso la risoluzione di veri “problemi” e la presentazione di elaborati personali, di palesare le competenze raggiunte.
  • Ho analizzato con maggior attenzione, su stimolo dei formatori di ForMATH che hanno fornito suggerimenti per la costruzione di un Curricolo Verticale, le Indicazioni Nazionali del 2012 di matematica; mi sono soffermata in particolare sull’ultimo dei Traguardi che gli allievi di terza “media” devono raggiungere: “[L’alunno] ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà”. È davvero la finalità che cerco di sottendere ad ogni mia scelta didattica.

Come coordinatrice di classe ho vissuto alcuni momenti intensi (a differenza di quelli più “burocratici” che mi hanno molto impegnata, ma che mi sono molto pesati).
  • Coi genitori dei ragazzi più deboli con i quali ho cercato di sviscerare le cause delle difficoltà cercando di tranquillizzarli e di rasserenarli fornendo loro qualche consiglio per accompagnare i loro figli nel percorso scolastico.
  • Con gli alunni durante alcune discussioni effettuate in classe per l’analisi di comportamenti e di atteggiamenti da assumere in vista del ruolo di cittadino del futuro.

Il bilancio, in fondo, anche quest’anno può dirsi positivo!
Molti sono stati i pensieri negativi sulla mia professione, soprattutto per il mancato riconoscimento della sua rilevanza da parte della società, ma, ancora una volta, ha vinto la passione per un lavoro che permette di contribuire alla formazione dei ragazzi di oggi e degli uomini di domani.

Note:
1) Consiglio di leggere sul WEB articoli che illustrano le potenzialità della Didattica Laboratoriale in tutte le discipline.