I Dipartimenti disciplinari

Una delle incombenze tipiche che tocca ad ogni insegnante nei primi giorni di scuola, sono i Dipartimenti disciplinari.

I Dipartimenti diventano un utile strumento nella misura in cui aiutano e sostengono, non certo se obbligano e ingabbiano l'azione didattica dei singoli docenti.

Così, quando su molte riviste o negli stessi Dipartimenti, i docenti si sentono 'obbligati' a seguire la programmazione didattica stabilita dai dipartimenti stessi, a nostro avviso, si viola il più elementare dei diritti, ovvero la libertà di insegnamento, che - come abbiamo avuto più volte modo di sottolineare - non significa affatto anarchismo, ma che non può diventare omologazione.

Tutto questo per dire che, porre le condizioni di un lavoro condiviso, non può essere l'imposizione, sottile e larvata, di un metodo, di un obiettivo o di un contenuto.

È certamente bene ad esempio lavorare con i laboratori o per competenze, ma tutto ciò non può essere fatto sulla testa dei docenti, tanto più se non si sentono preparati a farlo.
Così come decidere un'uscita didattica o un autore da svolgere non può sempre essere fatto in modo unitario.

Anche perché l'unità è sulle finalità generali, non certo sulle scelte minute e sull'articolazione delle stesse.