N.7 - Convention Scuola 2014: il lavoro continua

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«A noi non interessa avere un progetto, ma che esista un soggetto»: così si potrebbero sintetizzare i lavori della Convention di Diesse (Didattica e innovazione scolastica) Vivere nella scuola: un sfida alla libertà, svoltasi a Bologna il 18 ottobre, con la partecipazione di circa 800 insegnanti e dirigenti di scuole di ogni ordine e grado, provenienti da tutt’Italia.

I lavori infatti hanno documentato una «creatività esplosiva» (l’espressione è di uno degli interventi): il lavoro comune di decine e decine di insegnanti che per tutto l’anno si sono ritrovati ne “Le Botteghe dell’Insegnare” (matematica, lingua, scuola dell’infanzia, valutazione, governance e diverse altre) e nel lavoro comune hanno scoperto che le difficoltà della scuola di oggi possono essere non motivo di lamento ma occasione per ripensare la propria professionalità, per scoprire anche nuovi modelli che permettono di guardare ai contenuti dell’insegnamento da un punto di vista nuovo. E perciò di scoprire come «il nostro lavoro allarga l’uso della ragione non solo dei ragazzi, ma anche di noi insegnanti».

E alla politica chiedono una cosa sola: maggior libertà. Perché la Buona scuola non nasce dall’alto, da iniziative “illuminate”, ma dal basso, dalla creatività di un soggetto che ha ancora il desiderio di raccogliere la sfida che i ragazzi sono per ciascuno.