N.38 - Eletti al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione: Diesse c’è!

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Alle elezioni per il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione del 28 aprile scorso Laura Bigelli, socia di Diesse, da molti anni particolarmente attiva nella vita dell’associazione è stata eletta nelle liste dello SNALS (Elezioni CSPI: risultati ed eletti). L’abbiamo incontrata per raccogliere da lei qualche elemento su questa esperienza.

Innanzitutto, come è nata questa candidatura?
All’inizio semplicemente per curiosità. Ho letto in sala professori l’avviso per queste elezioni, non sapevo bene di che cosa si trattasse e allora ho telefonato al mio amico Luciano, che è stato per quindici anni nel Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione – l’organo ora sostituito dal CSPI –, per capire di che si trattava e per chiedergli se fosse una cosa da prendere in considerazione. Mi ha risposto che nella sua esperienza era stata una possibilità interessante, e ha rilanciato: ma tu saresti disponibile a candidarti?
Di fronte a questa proposta, del tutto inaspettata, non ho detto di no e ho rilanciato a mia volta: ma tu credi che io sia adatta? E, soprattutto, è una cosa che può aiutarmi a vivere di più la mia professione? Lui mi ha risposto di sì, e così ho accettato.

D’accordo, hai raccontato come sono andate le cose, ma non era affatto scontato che tu dicessi di sì. Chi te l’ha fatto fare?
L’ho già detto, il fatto che questa esperienza può aiutarmi ad andare più a fondo del mio mestiere. E sono certa che quella di Luciano non sia stata una risposta formale o magari buttata lì per “incastrarmi”; l’ho capito da come ho visto vivere i miei amici di Diesse in questi anni: guardandoli, lavorando con loro, mi sono resa conto che è vero, che l’impegno anche con questi aspetti istituzionali del nostro lavoro li ha resi più capaci di comprendere a fondo il nostro mestiere. Perciò credo che possa aiutare anche me.

E dopo aver accettato la candidatura c’è stata la campagna elettorale. Come l’hai fatta? Com’è andata?
Molto semplicemente recuperando tutta una rete di rapporti che si erano costruiti nel tempo: nella mia scuola, nelle scuole vicine, con Diesse nelle Marche e altrove, in altre scuole d’Italia… Un grande aiuto l’ho avuto da Lucia Micheletto, anche lei candidata ma per la scuola primaria; purtroppo lei non è stata eletta, però ha contribuito molto a far eleggere me.
E quando ho visto i risultati non ho potuto fare a meno di stupirmi: seicento voti in Lombardia, duecentocinquanta in Campania, oltre duecento in Sicilia e Toscana, centosessanta in Veneto e centotrenta in Basilicata… quasi tutti di persone che non mi conoscono personalmente, ma che sono coinvolte in una trama di rapporti per cui capiscono che si possono fidare anche di una persona che non hanno mai visto. In alcune scuole vicine alla mia, dove hanno votato pochissime persone, ho raccolto la quasi totalità dei voti, il che vuol dire che un sacco di gente è andata a votare solo perché sapeva che c’ero io; e questo mi mette addosso una responsabilità straordinaria.
Alla fine ho preso 2724 voti. E con riesco a fare a meno di pensare che di tutti, anche della duemilasettecentoventiquattresima, porto la responsabilità.

E adesso?
Adesso non so, dovrò vedere, imparare… Due cose soltanto so. Una, che andrò avanti con lo stesso criterio con cui sono partita, mossa semplicemente dalla curiosità e dal desiderio di capire che cosa c’entra quel che capita con me. Due, che andrò a Roma portando con me la responsabilità delle 2724 persone che mi hanno votato, una per una.

Un’ultima domanda. In questi giorni si sta votando al Senato il ddl-scuola e la tensione è alta. Si tratta di una riforma molto ampia, sulla quale il CSPI, proprio come espressione significativa della scuola, dovrebbe dare il proprio contributo.
Fra i compiti principali del CSPI c’è proprio quello di fornire al ministro un supporto tecnico-scientifico per l’esercizio delle sue funzioni, esprimendo il proprio qualificato parere sulle politiche della scuola, dall’accesso all’insegnamento alla formazione iniziale e in servizio, dalla definizione delle classi di concorso alla valutazione di sistema e all’organizzazione generale dell’istruzione. Purtroppo il ddl-scuola esclude esplicitamente il parere dell’organismo, sia per quanto riguarda la legge, sia per tutti i decreti da essa delegati; si tratta di una scelta politica in contrasto con le elezioni appena concluse. Speriamo che la saggezza dei Senatori risolva positivamente questa contraddizione. In ogni caso il CSPI ha comunque facoltà di esprimere pareri di propria iniziativa.