N.11 - Per ciascuno e per tutti

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Pubblicati gli atti del convegno Insegnare oggi. Nuovi contesti e nuove sfide tenutosi all'Università di Bologna l'11 ottobre 2015. Una proposta offerta a tutti coloro che hanno a cuore l’educazione e la scuola.

Di scuola si continua a parlare: che si tratti di fatti di cronaca, di rivendicazioni sindacali, di editoriali di grandi testate nazionali, di riforme generali o di dialoghi aspettando i figli (o i nipoti) al termine delle lezioni, tante persone sono coinvolte in una valutazione del mondo della scuola e dell’educazione. Ed è vero: il tema dell'educazione ed il ruolo della scuola sono davvero uno dei nodi centrali, oggi, nel nostro Paese. Molti i problemi, molte le risposte, col rischio spesso della «confusione tra il sintomo e la causa, ... la conseguenza con l’origine» (J. Carrón).

Il dialogo svoltosi con Julián Carrón sul tema Insegnare oggi. Nuovi contesti e nuove sfide affrontando i temi del disagio del mondo giovanile e degli adulti, della natura e dello scopo della scuola, del valore dell’insegnamento della propria disciplina in rapporto con la realtà, dell’apporto di tutti i soggetti nel sostenere la crescita delle giovani generazioni, crediamo costituisca un contributo decisivo a questo dibattito: ci sembra un approccio originale che invita a ripensare la nostra professione, un’ipotesi affascinante che indica concrete prospettive di cambiamento. Perciò lo proponiamo come il lavoro di quest'anno dell'associazione.

Come abbiamo ricordato in conclusione del convegno desideriamo anche che sia l’inizio di un dialogo, di un incontro con tutti coloro che vivono questa sfida dell’educazione nella scuola, per una verifica dentro la prassi quotidiana.

Per questo siamo interessati ad accogliere tutti i contributi che ci vorrete inviare (segreteria@diesse.org) che possano documentare «i tentativi che si fanno in una condivisione e in un sostegno reciproco, per poter collaborare sempre di più in questa avventura affascinante che è trasmettere un gusto del vivere ai nostri ragazzi» (J. Carrón).