N.5 - Scuola e bene comune: verso le elezioni del 4 marzo. Una Costituente per la scuola

Il dibattito politico di queste settimane si è concentrato su alcuni temi (sicurezza, immigrazione, sistema fiscale, ecc.), spesso senza riuscire a superare contrapposizioni sterili ed ideologiche, certamente legate al clima di campagna elettorale. In questo dibattito il tema della scuola non c’è: probabilmente non è sentito come un’emergenza. Sono tanti i segnali, invece, che evidenziano come il futuro del nostro Paese, da quello economico e dello sviluppo a quello di una nuova socialità, passi necessariamente dall’educazione e dall’istruzione dei giovani e quindi dalla scuola, certamente luogo privilegiato - insieme alla famiglia - di questo compito.

Con la Convention di Bologna del novembre scorso abbiamo indicato già nel titolo, “Il tempo della persona”, quello che è, secondo noi, il punto della “ripartenza” possibile del sistema educativo italiano: puntare sulla persona dell’adulto docente che, accompagnato nella sua crescita umana e professionale, possa operare un reale cambiamento dal basso, in-contrando la persona del giovane e del ragazzo.

Queste nostre convinzioni nascono sia dall’esperienza vissuta quotidianamente nella scuola sia dalla storia di amicizia professionale sempre aperta a chiunque vi si voglia coinvolgere. Esse sono state confermate anche nel Convegno "Liberi di educare”, dove si è ribadito come non si può affrontare il problema educativo senza il porsi di un soggetto educativo adulto, cosciente dello scopo, disposto a guardare i propri studenti come persone desiderose del “bello, del bene e del vero” (lo ricordava Papa Francesco al mondo della scuola nel 2014) e quindi a rischiarsi con loro in un libero cammino di introduzione alla realtà.

Proprio per quello che viviamo, per l’ideale di scuola di cui siamo appassionati e per la considerazione della politica come forma alta di servizio al bene comune, nell’imminenza dell’importante scadenza elettorale del 4 marzo, proponiamo un documento per favorire un dialogo nella scuola, tra insegnanti, genitori e dirigenti; allo stesso tempo sentiamo la responsabilità di chiedere a tutti i candidati dei diversi schieramenti di riconoscere il valore strategico della scuola per il futuro del Paese, rimettendo al centro dei programmi elettorali la sua funzione originale e specifica, affinché si possano ricreare le condizioni di una stima sociale nei confronti di questa istituzione e della figura del docente come professionista.

Chiediamo che i candidati, a 70 anni dalla Costituzione, si impegnino per una “Costituente per la scuola”, proprio perché la scuola non è una questione corporativa ma un bene comune di tutto il popolo, luogo di incontro e rapporto tra persone, dove una comunità di adulti opera per l’accoglienza, l’istruzione, l’educazione dei giovani, mettendo in gioco metodi, strumenti, contenuti propri della professione docente.

Vorremmo approfondire anche attraverso il nostro sito il dialogo e il confronto su questi temi, pertanto v’invitiamo a comunicare le vostre riflessioni all’indirizzo mail comunicazione@diesse.org.