Eugenetica nazista e nuove eugenetiche

di Debora Cavallone

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Scuola: Liceo classico o scientifico
Classe: quinta superiore
Periodo scolastico: subito dopo aver svolto in storia la seconda guerra mondiale, ipoteticamente verso la fine di aprile.
Materie coinvolte: storia e filosofia, docente unico.
Tempo impiegato: 8 ore + 2 di valutazione (tema nell’ora di italiano)

Si è scelto di affrontare all’interno di una classe quinta liceo un percorso che partendo dalla trattazione dell’eugenetica nazista, attraverso il confronto con nuove forme di eugenetica di cui spesso non ci si rende conto, giunga a porre il problema della sempre più attuale necessità di una bioetica che a partire dai fatti e dalla ragione possa davvero salvaguardare l’essere umano.
Tale scelta è in parte motivata dall’importanza della memoria storica di quanto avvenuto sotto il regime nazista, che non si riduce allo sterminio degli ebrei – il caso più conosciuto – ma ha le radici di tale sterminio in una mentalità eugenetica che è stata alla base inizialmente del progetto di sterilizzazione e poi di eutanasia dei malati di mente, degli esperimenti sui prigionieri nei campi di concentramento, della creazione di centri di maternità per la nascita di individui ariani ‘perfetti’. Vi è inoltre e soprattutto la tensione a far crescere la coscienza civile e umana degli alunni rendendoli coscienti di fronte alle tendenze eugenetiche ancora oggi presenti nella società in modo che essi siano capaci di riconoscerle e criticamente valutarle.

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