Segnalazioni

LIBRI

- AA. VV., Davide e Golia. La primavera delle economie diverse, Jaca Book, euro 16
Il volume affronta quelle esperienze socio economiche, che vengono di volta in volta definite “diverse, alternative, etiche, solidali, sostenibili, locali”. Il libro vuole analizzare “il rapporto con il territorio, con i saperi, con le forme del lavoro e le implicazioni ideali e politiche di gruppi di produttori e consumatori critici” che con la loro iniziativa danno vita a una sorte di autodifesa della società, che vuole contrapporre alla tendenza a valorizzare- la vita delle persone solo a fini produttivi una diversa valorizzazione delle persone e la creazione di spazi di soggettività, di crescita, di autonomia. (http://www.jacabook.it/)

- AA. VV., Il cuore di Milano. Identità e storia di una “capitale morale” (a cura di Danilo Zardin), Rizzoli, euro 12

Il volume percorre la storia di Milano dalle fondamenta antiche alla città di Ambrogio, dalla capitale viscontea e sforzesca fino alla stagione dell'Unità, della grande borghesia e del decollo economico, attraverso i segni impressi dal tempo nel suo tessuto urbano: il Castello Sforzesco, il Duomo, la Ca' Granda, il Teatro alla Scala, le università, le case editrici, le banche ecc. alla scoperta di un patrimonio di idee sostenuto da una "acuta responsabilità civile e da una tenace e operosa fede religiosa", in dialogo tra loro. (http://libreriarizzoli.corriere.it/index-RCS-RCS_PhysicalShops-SiteWFS-it_IT-EUR.html)

- Giuliano Amato e Andrea Graziosi, Grandi illusioni. Ragionando sull'Italia, il Mulino, euro 16,00

Il saggio di Amato e Graziosi, quest’ultimo docente di Storia contemporanea all’Università di Napoli Federico II, parte dalla realtà passata di una grande Italia e non solo in termini economici, per andare poi a interrogarsi sulle ragioni del nostro declino, e di quello di tanti altri paesi europei, individuando, fra le molte ragioni, il fatto di esserci cullati per troppi anni nell’illusione di una crescita indefinita, che avrebbe permesso di garantire senza aggravi fiscali i diritti sociali ed economici, senza tener conto che fenomeni come l’industria di stato, il crollo delle nascite, il Servizio sanitario nazionale portavano inesorabilmente il paese verso il ristagno, la decrescita e la perdita di posizioni dell’Occidente. (http://www.mulino.it/edizioni/index.html)

- Ottavio Barié, Dalla guerra fredda alla grande crisi. Il nuovo mondo delle relazioni internazionali, il Mulino, euro 23,00

Ottavio Barié, già professore nell’Università Cattolica di Milano e tra i principali studiosi italiani di storia delle relazioni internazionali, ripercorre i due ultimi decenni di politica internazionale, quelli che hanno fatto seguito al crollo del comunismo e dell’URSS: dalle eredità della guerra fredda alla vittoria dell’Occidente con l’implosione dell’Europa comunista, dal difficile unilateralismo americano all’espansione del radicalismo islamico, dal faticoso cammino dell’Unione europea all’emergere della Cina come grande potenza, che potrebbe far prevedere un ventunesimo secolo posto sotto il segno dell’Asia (http://www.mulino.it/edizioni/index.html)

- Jorge Mario Bergoglio, Jaca Book, euro 12,00

Il libro del Papa si rivolge a tutti gli uomini, offrendo attraverso Cristo una speranza che si gioca nell’oggi della storia e nella vita di ognuno, che richiede a ciascuno, e in particolare ai pastori del popolo cristiano responsabilità nel vivere e nel farsi carico degli altri. (http://www.jacabook.it/)

- Patrizio Bianchi, La rincorsa frenata. L'industria italiana dall'unità nazionale alla crisi globale, il Mulino, euro 24,00

L’autore, ordinario di Economia applicata nell’Università di Ferrara, offre un’ampia panoramica dello sviluppo dell’industria italiana, caratterizzata dalla presenza dell’impresa pubblica complementare all’impresa privata: un apparato produttivo incapace di diventare riferimento certo per lo sviluppo europeo, in quanto nato e sviluppatosi senza rivoluzione industriale. (http://www.mulino.it/edizioni/index.html)

- Anna Bravo, La conta dei salvati. Dalla Grande Guerra al Tibet: storie di sangue risparmiato, Laterza, euro 16,00

L’autrice propone una riflessione su un tema poco frequente nella storiografia, interrogandosi sul “sangue risparmiato che fa storia come il “sangue versato”, quello dei tanti eccidi e delle tante violenze che hanno accompagnato il cammino dell’uomo: i soldati della Grande Guerra che concordavano tregue fra le trincee opposte, i popoli che misero in salvo i loro concittadini ebrei o che nascosero e protessero migliaia di militari sbandati e di prigionieri di guerra, diplomazie e governi che hanno agito per la pace, attraverso le vicende di personaggi come Nelson Mandela e Desmond Tutu, che hanno permesso la transizione pacifica in Sudafrica, Martin Luther King, il Dalai Lama, il kosovaro Ibrahim Rugova, Gandhi e molti altri. (http://www.laterza.it/)

- Ilvo Diamanti, Un salto nel voto. Ritratto politico dell'Italia di oggi, Laterza, euro 15,00

A quasi vent’anni dal voto che segna lo spartiaque fra prima e Seconda Repubblica, le recenti elezioni hanno visto all’irruzione dell’instabilità e della discontinuità, che hanno interrotto una lunga stagione di stabilità e di continuità elettorale: infatti, il 40% degli elettori ha cambiato le proprie scelte elettorali, facendo uscire dalle urne un risultato delle urne che ha quasi moltiplicato le divisioni che attraversano il Paese ed esprimendo un Parlamento dove siedono tre diverse minoranze, una delle quali si è chiamata fuori dal gioco politico mentre altre due hanno avviato, spinte dal Presidente della Repubblica, una collaborazione quanto mai precaria e spesso litigiosa. Il saggio del noto sociologo analizza le cause che hanno dato origine a tale situazione, le variazione di voto, punti di forza e di debolezza dei singoli partiti, cercando di individuare le caratteristiche dei loro elettori e cercando di capire quanto abbiano influenzato l’esito della competizione la legge elettorale, la televisione e il web. (http://www.laterza.it/)

- Carlo Galli, Itinerario nelle crisi, Bruno Mondadori, euro 16,00

Per decifrare la situazione di un’Italia in cui le rivoluzioni politiche non sono più capaci di segnare un percorso evolutivo e l’inerzia sembra vincere sulla spinta propulsiva, il politologo Carlo Galli ha riunito dieci testi di analisi politica che disegnano un itinerario tra l’inizio degli anni Novanta e il presente, che passa dalla privatizzazione della politica, attraverso l’anti-statalismo e il populismo, fino al virus dell’anti-politica, senza cha ancora appaia chiaro un possibile sbocco di tale crisi.(http://www.brunomondadori.com/index.php)

- Sciltian Gastaldi, Fuori i Rossi da Hollywood! Maccartismo e cinema americano, Ares, euro 24,00

Il libro, attraverso i verbali, in gran parte inediti in Italia, delle sue udienze, racconta una pagina nera della democrazia americana: quella della Commissione per le attività antiamericane, davanti alla quale negli anni ’50 dovettero presentarsi personaggi come Ronald Reagan, John Wayne, Walt Disney, Gary Cooper, Bertolt Brecht, Edward Dmytryk e molti altri, inquisiti per aver inserito nei
film elementi di «antiamericanismo». (http://www.ares.mi.it/)

- Alberto Guasco, Cattolici e fascisti. La Santa Sede e la politica italiana all'alba del regime (1919-1925), il Mulino, euro 40,00

L’autore, ricercatore presso la Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna, ricostruisce le relazioni intercorse tra la Santa Sede e il fascismo tra il 1919 e il 1925, concentrandosi sul momento iniziale del loro rapporto, finora poco studiato dagli storici. Analizzando in particolare i documenti conservati presso gli archivi vaticani relativi al pontificato di Pio XI (1922-1939), il saggio parte dall’iniziale atteggiamento di diffidenza della diplomazia vaticana nei confronti dello squadrismo, per soffermarsi poi sui cambiamenti nell’atteggiamento della Santa sede dopo la marcia su Roma e la costituzione del primo governo Mussolini, caratterizzato da una duplicità di rapporti, da un lato nei confronti del papato, dall’altro verso il clero e il laicato cattolico, per concludere con il progressivo abbandono del Partito popolare e la
liquidazione politica di don Sturzo, la campagna elettorale del 1924 e la fine della momentanea crisi del fascismo innescata dal delitto Matteotti. (http://www.mulino.it/edizioni/index.html)

- Massimo Guidetti, L'«editto» di Milano e le religioni, Jaca Book, euro 18,00

Il saggio pone al centro della sua riflessione il confronto tra la politica costantiniana, la tradizione imperiale romana e le grandi tradizioni religiose mediterranee, mettendo in evidenza come
Costantino, nel momento in cui sancì la pace religiosa e scelse il Dio cristiano come protettore dell’impero e garante della coesione sociale, non volle sottomettergli a forza gli altri culti e fedi poiché pensava che nella concordia e nel tempo tutti si sarebbero convinti della sua verità. Tale progetto fu in parte assecondato e in parte contrastato da cristiani, pagani ed ebrei e di questo precario equilibrio, durato poche generazioni, restano testimonianze evidenti nelle immagini auliche e di uso comune e nell’opera di costruzione dell’imperatore, che intervenne con sensibilità diverse a Roma, Costantinopoli e Gerusalemme. L’esigenza delle autorità cristiane di definire l’appartenenza dei fedeli sulla base del dogma trinitario, la loro volontà di affermare la propria libertà dal rapporto imperiale e la mancanza di imperatori della levatura politica e culturale di Costantino, in grado di governare la complessità religiosa, ne causarono la fine, delineando un modello in cui la Chiesa richiedeva all’autorità politica l’obbedienza nella fede riconoscendole il potere di costringere alla verità. (http://www.jacabook.it/)

- Raimon Panikkar, La confidenza. Analisi di un sentimento, Jaca Book, euro 8,00

In questo breve pamphlet Panikkar, uomo "ponte" tra le culture, esprime una delle esigenze più radicali dell’uomo: la confidenza. In quest’opera giovanile l’autore mostra già la sua capacità di attraversare i campi del sapere: dalla fenomenologia all’antropologia, dalla metafisica alla religione. Secondo Pannikar la confidenza è un sentimento raro, ma la tensione ad essa è una dimensione essenziale dell’umano che va assolutamente recuperata, perché «la comprensione dell’altro, che sia un avversario politico o qualcuno di diversa mentalità, un popolo di un’altra etnia, un cristiano di un’altra confessione, un esponente di un’altra religione o semplicemente di un’altra cultura, è un problema scottante del nostro tempo». (http://www.jacabook.it/)

- Andrea Poggio, Le città sostenibili, Bruno Mondadori, euro 14

Questo libro racconta le vicende di tre personaggi immaginari: una studentessa, un impiegato e una professionista, che crescono, insieme alle rispettive città e ci permettono di scoprire che azione individuale e progetti sociali possono garantire ambienti compatibili e una vita migliore, come dimostrano le molte “smart cities”, in Europa e nel mondo, fondate su stili di vita sostenibili, sulla qualità degli spazi, sul lavoro verde.(http://www.brunomondadori.com/index.php)

- Vittorio Possenti, La rivoluzione biopolitica. La fatale alleanza tra materialismo e tecnica, Lindau, euro 23,00

Vittorio Possenti, già docente di filosofia morale e politica presso l’Università di Venezia e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, affronta i gravi pericoli che l’alleanza tra materialismo e tecnica comporta per l’uomo, «ormai inteso come mero pezzo della natura», un potere biopolitico che conduce a esiti inquietanti: il superamento della barriera uomo-animale da un lato e il «postumano» propiziato dall’ingegneria genetica dall’altro. Contro questa deriva gli unici fattori di vera resistenza sono rappresentati dalle nozioni di persona, di umanesimo condiviso, di etica libera dall’utilitarismo, che offrano una prospettiva basata sull’irriducibile dignità etica dell’uomo (http://www.lindau.it/index.asp)

- Davide Reina, Per un'economia giusta, Lindau, euro 12,50

L’autore, economista d’impresa e docente alla SDA Bocconi, si chiede quali caratteristiche dovrebbe avere una nuova economia più giusta, diversa dal sistema attuale, che comunque ha procurato un benessere diffuso e assicurato una rete di sicurezza anche alle fasce più deboli della popolazione? La riforma del sistema economico dovrebbe prevedere la sostenibilità economica, la giustizia sociale, il rispetto dell’ambiente, ma soprattutto, secondo Reina, dovrebbe cambiare la scala di valori su cui «si regge» la nostra società, mettendo un limite «allo sfruttamento incondizionato delle risorse, alla crescita continua alla speculazione finanziaria, alla ricchezza esclusiva, ai manager onnipotenti e iperpagati, alle banche che fanno trading». Bisognerebbe tornare «all’economia reale, alla manifattura, alla produzione di servizi utili alla cittadinanza, a un benessere orizzontale e inclusivo, a un’imprenditoria innanzitutto responsabile, alle banche commerciali e di territorio». (http://www.lindau.it/index.asp)

- Salvatore Rossi, Processo alla finanza, Laterza, euro 12,00

Dopo che il mondo intero è stato colpito da una gravissima crisi, il cui superamento appare ancora lontano, molte voci si son alzate a «esecrare il mostro finanziario e l’impotenza dei popoli verso di esso». Per capire se si tratti di un’indignazione immotivata o no, l’autore istruisce un vero e proprio processo, con tutte le garanzie procedurali, dando la parola sia all’accusa sia alla difesa, e cercando di «sceverare le buone ragioni dalle cattive» e lasciando ai lettori il compito di formulare il proprio verdetto. (http://www.laterza.it/)

- Francesco Salvarani, Edith Stein. La grande figlia d'Israele, della Chiesa, del Carmelo, ed. Ares, euro 25,00

L’autore delinea con cura e partecipazione la vicenda biografica di Edith Stein, patrona d’Europa, accanto a Brigida di Svezia e a Caterina da Siena, martire carmelitana, allieva di Husserl e tra i protagonisti della cultura filosofica e teologica del secolo scorso, mettendo in risalto la stretta relazione tra produzione filosofica ed esperienza di vita. Da queste pagine, cha partono dagli anni dell’infanzia e arrivano fino al sacrificio, insieme alla sorella Rose, nel lager di Auschwitz, emerge il profilo di una donna forte, moderna e coraggiosa, ricchissima di umanità. (http://www.ares.mi.it/)

- Chiara Saraceno, Il welfare, il Mulino, euro 9,80

Il saggio di Chiara Saraceno, già docente di Sociologia della famiglia nell’Università di Torino e stata professore di ricerca all’Istituto di ricerca sociale di Berlino, spiega come sono nati e come si sono sviluppati i welfare state, che per alcuni sono un lusso che non possiamo più permetterci, per altri un insostituibile pilastro a tutela dei diritti e dell’accesso ai beni comuni. L’autrice sottolinea come i welfare state siano esperienze squisitamente nazionali, esposti alle sfide della crisi e della globalizzazione, ma anche delle trasformazioni demografiche e culturali, per cui anche elementi basilari del welfare, come l’accesso ad un reddito minimo, all’assistenza sanitaria e alla pensione, la protezione dalla disoccupazione, l’organizzazione del sistema scolastico e dei servizi per l’infanzia, le politiche di conciliazione famiglia-lavoro, appaiono fortemente differenziati anche all’interno del contesto europeo. (http://www.mulino.it/edizioni/index.html)

- Michael Scott, Dalla democrazia ai re. La caduta di Atene e il trionfo di Alessandro Magno, Laterza, euro 11,00

Scott, docente di storia e l'archeologia del mondo antico greco e latino presso il Darwin College di Cambridge e consulente storico per l'emittente History Channel, affronta un argomento storico fondamentale: il passaggio da una società politica pluralista come quella ateniese, pur devastata da una lunga e sanguinosa guerra con la vicina Sparta, a un regime chiuso e dispotico, quello di Filippo di Macedonia e suo figlio Alessandro, che diventerà modello di monarca assoluto per millenni a venire. (http://www.laterza.it/)

- Robert Spaemann, Fini naturali. Storia & riscoperta del pensiero teleologico, ed. Ares, euro 19,50

Questo libro è il capolavoro di Spaemann, rispetto al quale, come afferma il card. Ruini nella Prefazione, «è davvero difficile individuare, nel panorama attuale, uno studio della stessa densità
e acutezza». Spaemann accompagna il lettore lungo la storia di una delle categorie fondamentali della filosofia occidentale, quella di finalismo e di teleologia, nuovamente al centro del dibattito filosofico nell’ambito di nuove problematiche come la bioetica, la biopolitica, l’ecologia. Il suo intento teoretico è di rimuovere il pregiudizio scientista per cui osservare i processi naturali sotto
l’aspetto del loro orientamento a un fine sarebbe sterile, mentre senza il nesso tra fine e bene non possiamo nemmeno sapere quali mezzi siano utili alla nostra vita, dal momento che la vita stessa è sempre tensione verso un fine, è sempre «un mirare a qualcosa»: solo se esiste un fine naturale della vita degli uomini sussiste la possibilità che l’agire degli Stati, volto al mantenimento del genere umano, resti compatibile con gli scopi degli individui, solo se esiste una normalità fondata su una comune natura umana, dalla quale non vogliamo né possiamo emanciparci, è possibile la democrazia. (http://www.ares.mi.it/)

- AA.VV., Arte medievale. Le vie dello spazio liturgico, Jaca Book, euro 29,00

Il libro intende focalizzare l’attenzione sullo spazio liturgico inteso come luogo percorso da «vettori» materiali, visivi o ideali, che si configurano nell’architettura, nei complementi figurativi, nell’arredo, nei cerimoniali. Il problema posto al centro della riflessione è quello della destinazione e della funzione degli spazi liturgici, della loro reciproca connessione, del modo in cui i sistemi pittorici e plastici riflettono e documentano tali connessioni «dinamiche». (http://www.jacabook.it/)

- Marco Aime e Davide Papotti, L'altro e l'altrove. Antropologia, geografia e turismo, Einaudi, Euro 17

Gli autori partono dalla considerazione che negli ultimi decenni «il turismo è diventato un'attività che si nutre di immagini e di immaginari». Infatti, viviamo in una società fortemente mediatizzata, che produce un'enorme quantità di immagini finalizzate alla conoscenza e al consumo di luoghi e persone, che diventano patrimonio condiviso delle varie «comunità» turistiche e si trasformano via via in una sorta di icone.

Il saggio, che si avvale di approcci disciplinari diversi, come quelli dell'antropologia culturale e della geografia, mette in luce alcuni dei meccanismi che portano alla costruzione degli immaginari relativi a luoghi, spazi, eventi e dimensioni di vita esotiche, che condizionano fin da prima della partenza ogni forma d’incontro con la diversità, sia di carattere naturalistico- ambientale, sia di tipo etnico-culturale, determinando «il nostro rapporto con l'altro e con l'altrove».

(http://www.einaudi.it)

- José de Broucker, Le notti di un profeta. Dom Hélder Câmara al Concilio, Jaca Book, euro 16,00

Dom Hélder Câmara, vescovo brasiliano, è stato un protagonista della storia della Chiesa nella seconda parte del XX secolo. La sua presenza al Concilio Vaticano II fu da un lato silenziosa, improntata a un atteggiamento di rifiuto nei confronti delle polemiche che lo caratterizzarono, ma dall’altro impegnata a sostenere una visione della Chiesa che «partecipasse a dare pienezza alla realtà umana anche e in specie nelle parti più povere del mondo». Questo libro riporta le narrazioni scritte, le lettere, cioè, che ogni notte il vescovo brasiliano inviava alla sua comunità, nelle quali descriveva non solo il Concilio, ma anche la situazione e i bisogni della Chiesa e dell’uomo alla luce dello sguardo di Cristo. L’introduzione di Juan Maria Laboa, storico della Chiesa spagnolo, ci restituisce tutto lo spessore di questo documento storico, che diverrà indispensabile per la storia della Chiesa. (http://www.jacabook.it/)

- Franco Cardini, La società medievale, Jaca Book, euro 49,00

Nelle pagine del noto storico toscano il Medioevo è presentato con occhio attento non solo agli eventi, ma anche alla dinamica che li sostiene e alle istituzioni e alle strutture di cui essi sono espressione, cercando quindi di dar «voce e volto anche alle moltitudini, alle donne, alla gente comune, ai pellegrini, agli eretici, ai marginali». Il saggio vuole evidenziare la familiarità degli uomini del Medioevo con noi, ma anche l’enorme distanza non tanto cronologica, quanto antropologica che li separa da noi: gli uomini e le donne di quell’epoca «hanno creduto, sì, nello stesso Dio nel quale la maggior parte dei credenti occidentali oggi crede; hanno parlato, sì, lingue che ancor oggi – più o meno modificate – si continuano a usare; hanno vissuto, sì, in città, in spazi, in edifici che più o meno restaurati o rabberciati noi continuiamo a utilizzare; eppure ci sono per molti versi incredibilmente lontani». Per questo, al fine di spiegare il Medioevo, è necessario utilizzare strumenti non solo storici, ma anche antropologici. (http://www.jacabook.it/)

- Rodolfo Casadei, Tribolati, ma non schiacciati. Storie di persecuzione, fede e speranza, Lindau, euro 14,50

Rodolfo Casadei, inviato speciale del settimanale «Tempi», autore di reportage nelle terre del martirio cristiano e di libri su tematiche africane e di politica internazionale, vuole raccontare il coraggio degli oppressi e la loro capacità di trarre il bene dal male. Leggiamo così storie poco note o del tutto sconosciute, ma che ci permettono di incontrare grandi figure umane, come gli iracheni che hanno testimoniato Cristo durante l’eccidio nella chiesa siro-cattolica di Baghdad e hanno addirittura cercato di convertire i terroristi che li tenevano in ostaggio; la vedova del Presidente della Commissione Giustizia e Pace di Juba (sequestrato, torturato e probabilmente eliminato dai servizi segreti di Khartoum) che promuove i diritti delle donne sud-sudanesi che si trovano nelle sue stesse condizioni; la giornalista cristiana libanese May Chidiac sopravvissuta alla bomba che l’ha mutilata; l’arcivescovo di Mosul monsignor Paulos Faraj Rahho, rimasto al suo posto nonostante ripetute minacce e morto durante il sequestro, e il suo successore monsignor Amel Nona che si camuffa per poter dire Messa in certe parti della città; Margaret Orech, la donna cristiana ugandese alla quale i guerriglieri di Joseph Kony hanno portato via una gamba e tanti affetti, divenuta ambasciatrice internazionale delle vittime delle mine antiuomo; suor Rachele Fassera che ha fatto conoscere al mondo il dramma dei minori rapiti dalla guerriglia nord-ugandese dopo l’assalto alla sua scuola ad Aboke e tante altre. (http://www.lindau.it/)

- Simona Colarizi e Marco Gervasoni, La tela di Penelope. Storia della Seconda Repubblica, Laterza, euro 18,00

Simona Colarizi e Marco Gervasoni ricostruiscono con gli strumenti della ricerca storica un breve ma intenso periodo della storia d'Italia, quello che inizia nel 1992 con Tangentopoli e il crollo della Prima Repubblica e, attraverso le elezioni politiche del 1994, la stagione dei movimenti iniziata poco prima del 2000, l'entrata in scena dell'antipolitica, l’affermarsi di un bipolarismo esasperato, l'implosione dei partiti, finisce con il passaggio dall'epoca berlusconiana a quella dei tecnici. La tela di Penelope è la metafora dell'immobilità del paese, che dopo vent'anni dal crollo della Prima Repubblica sembra aver smarrito la strada verso il futuro nel quale aveva riposto speranze e illusioni per l’incapacità della politica di trovare risposte adeguate e convincenti alla questione di fondo posta dal processo rivoluzionario iniziato con il crollo del Muro di Berlino e proseguito con l’introduzione della moneta unica, l’affermarsi della globalizzazione e la perdita di una parte consistente della sovranità allo Stato-nazione: come governare la nuova società “liquida” del XXI secolo? (http://www.laterza.it/)

- Fiorenzo Facchini, Evoluzione, Jaca Book, euro 14,00

Partendo dal dibattito attuale sull’evoluzione, dove rimangono questioni aperte a causa dei progressi della scienza nel campo della paleontologia e della biologia e delle grandi domande che i temi delle origini sollevano, l’autore richiama l’attenzione su cinque nodi dell’evoluzione: evoluzione e creazione; crescita della complessità ed evoluzione; caso, finalità e finalismo; le specie nell’evoluzione umana; l’identità dell’uomo. Ogni aspetto viene affrontato con fedeltà rigorosa alla scienza, ma anche con l’apertura a considerazioni su altri piani, come quello filosofico e teologico. (http://www.jacabook.it/)

- Lodovico Festa, Ascesa e declino della Seconda Repubblica. Italia 1992-2012, Edizioni Ares, euro 14,00

In questo libro il noto giornalista racconta l’Italia dal 1992 al 2012, ossia dal crollo del sistema politico-istituzionale della Prima Repubblica a una «democrazia» commissariata dai tecnici a causa dei «gravi scandali» spesso pilotati dal circuito mediatico-giudiziario e segnata dall’influenza straniera, con grandi partiti e sindacati che rischiano di sclerotizzarsi in nomenklature: in mezzo ci sarebbero l’ascesa e il declino del populismo berlusconiano e l’irrisolta «questione morale». A tale analisi Lodovico Festa contrappone l’esame delle tendenze (imprenditoriali e operaie, religiose e popolari) che in questo ventennio «hanno aperto nuovi spazi per delineare una visione alternativa (sussidiaristica, federalistica, non statalista) a quella oligarchico-elitista» e, pur prendendo atto dei gravi limiti delle forze che hanno resistito a un’idea di democrazia subalterna, dei fallimenti della Lega Nord e in larga misura del berlusconismo, ritiene che le radici di una nuova visione non siano state estirpate e possano favorire la riflessione anche delle parti più riformiste di una sinistra spesso conservatrice. Questa tesi è svolta attraverso i ritratti dei protagonisti: grandi banche, grandi imprese, movimenti sociali, personalità e forze politiche, media, magistratura “militante” fino al “centro” reale del potere della Repubblica, cioè il Quirinale. (http://www.ares.mi.it/)

- Mauro Forno, Informazione e potere. Storia del giornalismo italiano, Laterza euro 22,00

esiste una prassi di lungo periodo, declinata dal fascismo in forme mai viste prima ma non pienamente rimossa neanche dalla transizione alla democrazia repubblicana. Si tratta di una delle conseguenze della particolare connotazione storico-politica di un paese come il nostro, nel quale una ristretta oligarchia A questa condizione ha fatto non di rado da corrispettivo la malcelata aspirazione di vari celebrati, in una logica di non alterazione – e anzi spesso di salvaguardia – dei rapporti di potere.

Mauro Forno, docente di Storia del giornalismo e della comunicazione politica e Storia dei media e del giornalismo all'Università di Torino, prende in esame gli ultimi centocinquant'anni di storia italiana e analizza le maggiori questioni che hanno attraversato il giornalismo italiano: i periodici d'informazione, confessionali e di partito, le strutture governative di controllo, il sindacato di categoria, la propaganda di guerra e l'esperienza fascista, l'istituzione dell'albo, le leggi repubblicane sulla stampa e l'editoria, fino all'avvento della televisione e del giornalismo on line. L’autore si sofferma in particolare su una prassi consolidata nei rapporti tra potere politico, economico e finanziario e mondo giornalistico italiano, quella dell’aspirazione dei rappresentanti del mondo giornalistico italiano di entrare a far parte di quella ristretta oligarchia, che, dall’Unità in poi, «ha guidato i passaggi decisivi della vita economica e politica e ha riprodotto un modello spiccatamente gerarchico nella distribuzione della ricchezza e del potere, anche a livello di influenza sui canali di informazione». (http://www.laterza.it/)

- Walter Gatti, La lunga strada del rock. Canzoni, desideri, religiosità nelle storie di un cronista musicale, Lindau, euro 21,00

Walter Gatti, cronista musicale dai primi anni ’80, che ha lavorato per molte testate giornalistiche («Il Sabato», «Sette» del «Corriere della Sera», «Il Giornale», «Il Blues», «Vogue», e con Radio Rai ha potuto incontrare e quindi raccontare alcuni abitanti del “pianeta rock”, fra i quali Pink Floyd e Francesco Guccini, Eric Clapton e Giovanni Lindo Ferretti, gli Eagles e Giorgio Gaber, i Metallica e Antonello Venditti, Vasco Rossi, Bob Dylan, e molti altri. Tuttavia l’autore non si limita a comporre una rassegna, ricca di informazioni e curiosità anche inedite, di personaggi e storie, piuttosto analizza l’evoluzione culturale del fenomeno «rock» e ne propone un’interpretazione cristiana, fatto sorprendente in un mondo dove spesso dominano le pulsioni autodistruttive e i meccanismi alienanti del mercato e del business, che tuttavia s’intrecciano con una aspirazione spirituale profonda, con una dimensione religiosa che ha portato moltissimi musicisti a dichiarare che è Gesù il loro più autentico punto di riferimento. (http://www.lindau.it/)

- Andrea Goldstein e Giorgio Trebeschi, L'economia del Brasile, il Mulino, euro 15,00

Tra i paesi BRIC il Brasile è forse quello più moderno: democratico, con una classe media di un certo spessore, un’economia diversificata, iper-competitiva nella produzione agricola, ma anche forte in industrie ad alto contenuto tecnologico come l’aeronautica e i biocarburanti e con un immenso potenziale petrolifero. Andrea Goldstein, economista esperto di economie emergenti e Giorgio Trebeschi, economista in Banca d’Italia e attuale Addetto finanziario presso il Consolato generale d’Italia a San Paolo, descrivono offrono in questo saggio un ampio quadro dell’economia brasiliana e delle modalità con cui il paese è diventato una potenza commerciale capace di trascinare il resto del Sudamerica, interrogandosi anche «sulle zone d’ombra, e sulle conseguenze della crescita economica per lo sviluppo sociale e la sostenibilità ambientale».

(http://www.mulino.it/edizioni/index.html)

- Filippo La Porta, Pasolini, il Mulino, euro 14,00

Filippo La Porta, critico e saggista, collaboratore del «Corriere della Sera», del «Domenicale del Sole 24 ore» e del «Messaggero», propone un’ampia ricognizione critica sulla vita e le opere di Pier Paolo Pasolini, dagli anni della formazione alla sua tragica morte, collocandone nel quadro storico e sociale la multiforme attività di romanziere, poeta, regista, polemista ecc. (http://www.mulino.it/edizioni/index.html)

- Paolo Macry, Unità a Mezzogiorno. Come l'Italia ha messo assieme i pezzi, il Mulino, euro 13,50

Paolo Macry, che insegna Storia contemporanea all’Università di Napoli Federico II, individua come cuore dei problemi del Risorgimento la «vistosa diversità politica, strutturale e culturale fra regioni settentrionali e regioni meridionali». Il ruolo del Mezzogiorno nel processo di formazione dello stato nazionale ha ancora bisogno di essere approfondito, cercando di rispondere ad alcune domande cruciali: com’è possibile che il Regno delle Due Sicilie si sia liquefatto davanti a mille volontari guidati da Garibaldi? Che parte ebbero, negli avvenimenti, le iniziative delle popolazioni meridionali e gli errori dell’élite borbonica? E cos’ha significato, per la successiva storia d’Italia, la fusione di realtà molto diverse come il Nord e il Sud? Il saggio mette a fuoco i punti salienti del processo unitario, interpretando in modo innovativo una «questione meridionale» che, dopo aver condizionato il Risorgimento, resta ancora un tema importante del dibattito politico-culturale. (http://www.mulino.it/edizioni/index.html)

- Paolo Perulli (a cura di), Nord. Una città-regione globale, il Mulino, euro 22,00

L’autore, professore ordinario di Sociologia economica nell’Università del Piemonte orientale e docente nell’Accademia di architettura di Mendrisio, individua nella formazione di città-regioni globali uno dei processi socio-economici più significativi di un tempo caratterizzato dall’agglomerazione delle attività produttive e dalla divisione mondiale del lavoro. La crisi attuale potrebbe ulteriormente accentuare tale tendenza, per l’evidente necessità di concentrare le risorse. Tale fenomeno riguarda anche il Nord italiano, principale piattaforma economica del paese, non tanto nella versione pseudo-identitaria e localista, quanto come regione aperta, a scala sovralocale, con una struttura a rete (di città, di imprese, di infrastrutture, di servizi, di conoscenze, di flussi), indispensabile per competere alla pari con analoghe città-regioni in Europa e nel mondo. (http://www.mulino.it/edizioni/index.html)

- Giorgio Ravegnani, La caduta dell'impero romano, il Mulino, euro 13,00

Ravegnani, docente di Storia bizantina all’Università di Venezia e grande esperto di storia dell’Impero d’Oriente, prende in esame un secolo di storia romana, dall’arrivo dei Visigoti nel 376, con cui inizia la crisi, alla deposizione di Romolo Augustolo, che mette fine alla successione imperiale in Occidente, perché in realtà, nonostante l’energia dispiegata dagli ultimi grandi generali di Roma, come Stilicone, Costanzo ed Ezio, alla metà del V secolo il territorio sotto il dominio imperiale era ridotto a poca cosa, con la perdita di gran parte delle province. (http://www.mulino.it/edizioni/index.html)

- Julien Ries, Le origini delle religioni, Jaca Book, euro 49,00

Julien Ries, il fondatore dell’antropologia religiosa e il più grande studioso delle religioni vivente, studia in questo saggio la nascita delle grandi religioni, a partire dal medio Paleolitico, quando esplodono il sentimento del sacro e il culto dei morti, come si può osservare dalle delle enormi grotte dipinte utilizzate per i riti. Attorno al 10.000 a. C., apparvero i primi uomini sedentari, che seppellivano i morti nelle proprie case, e cominciarono a credere in divinità. Poi nel grande periodo Neolitico assistiamo alla nascita dell’agricoltura, alla diffusione delle incisioni rupestri all’aperto, alla costruzione dei santuari megalitici e al fiorire delle grandi religioni di Mesopotamia, Egitto e India. Dopo questi fondamentali eventi, lo sviluppo delle grandi religioni più conosciute: Ebraismo, Cristianesimo e Islam, tutte sorte in area mediterranea. In Oriente si succedono i Veda in India, il Buddhismo, che, sorto in India, dilaga nell’estremo Oriente, mentre nascono, dalla tradizione neolitica , il Taoismo in Cina, che più tardi entra in relazione con Confucianesimo e Buddhismo, e lo Shintoismo in Giappone. Questo lavoro, accompagnato da un’imponente documentazione iconografica, descrive l’emergere di tutte le religioni antiche, comprese quelle vive ancora oggi e termina con uno sguardo alle nuove scoperte che hanno permesso di far progredire la conoscenza storica delle religioni, e il dibattito culturale nato da esse. (http://www.jacabook.it/)

- Federico Ruozzi, Il concilio in diretta. Il Vaticano II e la televisione tra informazione e partecipazione, il Mulino, euro 40,00

Federico Ruozzi, studioso del rapporto tra Chiesa e media, analizza i documenti audiovisivi conservati nell’Archivio delle Teche Rai e nell’Archivio Storico Luce, che diventano quindi «rilevanti fonti storiografiche, alla pari dei documenti tradizionali, per osservare da un inedito e influente punto di vista l’evento che più ha segnato la storia della Chiesa dopo il concilio di Trento». Infatti, dall’11 ottobre 1962, quando si aprì il concilio Vaticano II indetto da papa Giovanni XXIII, le telecamere della Rai-Tv si accesero sull’evento, seguito spesso in diretta, prima in eurovisione, poi in mondovisione, per spegnersi, dopo quattro sessioni, nel 1965. Così, nel secolo della comunicazione di massa, anche l’assise di vescovi convocati a Roma per un «aggiornamento» della Chiesa cattolica, ha subito la mediazione dei moderni mezzi di comunicazione ed è entrata direttamente nei salotti delle case, nei cinema, nei bar, nelle sale parrocchiali con rubriche di approfondimento, programmi speciali, documentari, interviste, contributi di storici della Chiesa italiani e stranieri. (http://www.mulino.it/edizioni/index.html)

- Ian Talbot e Gurharpal Singh, La spartizione 1947: alle origini di India e Pakistan, il Mulino, euro 26,00

Gli autori, rispettivamente docenti Storia all’Università di Southampton e di Relazioni inter-religiose nel Dipartimento di Teologia e religione dell’Università di Birmingham, ricostruiscono il dramma provocato nel 1947, nel momento dell’indipendenza dell’India, dalla creazione di due stati differenti, distinti su base religiosa: l’India e il musulmano Pakistan. In seguito a questa decisione 15 milioni di persone furono evacuate nella più imponente migrazione forzata della storia del Novecento, accompagnata da massacri e violenze (il numero dei morti oscilla fra i duecentomila e i due milioni), le cui conseguenze pesano ancora oggi in entrambi i paesi e provocarono nel 1971 la sanguinosissima guerra da nacque il Bangladesh. (http://www.mulino.it/edizioni/index.html)

- Christopher Tyerman, Le guerre di Dio. Nuova storia delle crociate, Einaudi, euro 80

A mezzo secolo dalla pubblicazione della classica Storia delle Crociate di Steven Runciman, il saggio di Tyerman, docente di Storia medievale all'Hertford College di Oxford, vuole proporsi come il nuovo testo di riferimento, che acquisisce i contributi più recenti della ricerca storica tiene conto della mutata sensibilità culturale. L'autore colloca gli eventi in una cornice più vasta e realistica, che prende in considerazione «tutte le forze che portarono alle crociate: sia quelle politiche e religiose, sia quelle culturali, economiche, sociali, demografiche». Le crociate vengono così viste come evento globale che va ben al di là delle campagne militari in Terrasanta e che contribuisce a definir la mentalità europea tra l'anno Mille e la «scoperta» dell'America. (http://www.einaudi.it/)

- AA.VV, Da Lenin a Putin e oltre, Jaca Book, euro 18
Tra l’Europa centro-occidentale e l’Asia centro-settentrionale si estende quello spazio chiamato Russia, che negli ultimi tre secoli è stato occupato nell'ordine dal Regno moscovita, dall'Impero russo e dall'Unione Sovietica, il cui nucleo nucleo è costituito dai Russi, che con la loro lingua e la loro cultura esercitano una decisa egemonia su una miriade di altre popolazioni. Nel 1991, con la disgregazione del regime comunista è nato un nuovo stato, la Federazione russa, che però ha perso quella centralità sulla scena mondiale, di cui aveva precedentemente goduto, soprattutto dopo la guerra vittoriosa contro la Germania nazista e grazie al messianismo rivoluzionario diffusosi nel mondo dopo il 1917. La nuova Russia resta tuttavia uno dei grandi attori del gioco politico globale, prer cui conoscere la sua realtà, europea nonostante la sua bicontinentalità, rimane di fondamentale importanza.(http://www.jacabook.it/)

- AA.VV., Scienza, tecnica e industria nei 150 anni di unità d'Italia, Jaca Book, euro 20
L’apporto degli scienziati e tecnici alla costruzione e al progresso dell’Italia unita è il gran tema che viene affrontato in questo volume, frutto di un convegno multidisciplinare promosso dalla Fondazione Micheletti di Brescia in collaborazione con ASSTI (Associazione per la Storia della Scienza e della Tecnica in Italia) e il Politecnico di Milano. I contributi di molti studiosi forniscono una panoramica complessiva, mettendo al centro della loro analisi il complesso rapporto tra scienza, industria, scuola, oggetto di un fervido dibattito culturale, a cui non è sempre seguita una coerente azione politica. Contributi analitici sono dedicati a specifiche discipline, istituzioni, momenti storici,in particolare al Politecnico di Milano, di cui si mette in evidenza il ruolo di rilievo internazionale nello sviluppo della scienza e della tecnica lungo tutta la storia dell’Italia unita.
(http://www.jacabook.it)

- Elena Aga-Rossi e Maria Teresa Giusti, Una guerra a parte. I militari italiani nei Balcani, 1940-1945, il Mulino, euro 33
L'8 settembre 1943 oltre il trenta per cento dell'esercito italiano era dislocato nei Balcani, occupati da italiani e tedeschi a partire dal 1940. Il volume di due fra le più importanti storiche italiana presenta la prima storia complessiva della "guerra a parte" che il nostro esercito combatté in quelle terre: dall'occupazione alla crisi dell'8 settembre, fra rimpatri caotici, cattura da parte dei tedeschi, collaborazionismo, resistenza, come nel caso di Cefalonia, adesione alla lotta partigiana jugoslava, per terminare nel dopoguerra con le complesse questioni del rientro dei prigionieri e della mancata punizione dei crimini di guerra italiani. (http://www.ilmulino.it/edizioni/index.html)

- Giuseppe Berta, Fiat-Chrysler e la deriva dell'Italia industriale, il Mulino, euro 14
L'autore, che insegna Storia contemporanea nell'Università Bocconi di Milano, individua nell'alleanza Fiat-Chrysler un punto di svolta nel panorama industriale del nostro paese. Sull'orlo del collasso, la Fiat ha colto l'occasione della crisi globale del 2008 per trovare nel legame con la Chrysler la via d'uscita da una situazione altrimenti senza futuro, finendo però col proiettare la nostra maggiore impresa industriale fuori dei confini nazionali, calamitandola nei flussi di una dinamica globale che minaccia il suo ancoraggio al sistema italiano e ponendo quindi, per il progressivo distacco dall'Italia della sua impresa-simbolo, fondati interrogativi sulle prospettive stesse del nostro industrialismo. ( http://www.ilmulino.it/edizioni/index.html)

- Paola Binetti, Etica & Democrazia. Il contributo dei cattolici alla politica, Lindau, euro 24
Paola Binetti, benconosciuta deputata del PD prima, dell'UDC poi, parte dall’esigenza di approfondire il rapporto tra fede e politica, in un periodo in cui molti sembrano aver smarrito la memoria dei valori fondanti della nostra storia. Secondo l'autrice è necessario meditare sul senso di spaesamento che ha contagiato tutta l’Europa e comprendere come la fragile coesione economica sia condizione necessaria ma non sufficiente. E' necessario tornare alle radici del nostro patrimonio culturale perché, come ha affermato Benedetto XVI, «sulla base della convinzione circa l’esistenza di un Dio creatore sono state sviluppate l’idea dei diritti umani, l’idea dell’uguaglianza di tutti gli uomini davanti alla legge, la conoscenza dell’inviolabilità della dignità umana in ogni singola persona e la consapevolezza della responsabilità degli uomini per il loro agire». Tali idee rappresentano non solo la memoria culturale dell’uomo contemporaneo ma anche la sua speranza per il futuro. (http://www.lindau.it/index.asp)

- Tommaso Braccini, Prima di Dracula. Archeologia del vampiro, il Mulino, euro 18
Il lavoro dell'antropologo Braccini, che poggia su una ricca base documentaria, illustra lo sviluppo delle credenze vampiriche nel medioevo bizantino e slavo ricercandone i primordi nell'antichità e seguendone le tracce, che intersecano quelle dell'eresia e della storia della Chiesa, fino all'epoca moderna. L'analisi di queste voci antiche permette così di comporre una sorta di "archeologia del vampiro", che parte dall'età umanistico-rinascimentale fino all'età di Luigi XIV. (http://www.ilmulino.it/edizioni/index.html)

- Milly Buonanno, La fiction italiana. Narrazioni televisive e identità nazionale, Laterza, euro 20
L'autrice, da anni impegnata negli studi sul television drama, indaga la storia, l'evoluzione e i caratteri distintivi della narrazione televisiva italiana, dallo sceneggiato alle serie poliziesche, dalle storie di mafia alle biografie religiose e i drammi storici, dalla popolare serie di La Piovra alla nascita di un'industria seriale con Un posto al sole, la prima soap opera nostrana. La conclusione è che la formazione del carattere 'tipicamente nazionale' della fiction è spesso il frutto di processi di commistione fra elementi culturali domestici e stranieri, nativi e di importazione, locali e globali, nella tensione costante fra identità nazionale e influssi internazionali.
http://www.laterza.it/)

- Asher Colombo, Fuori controllo? Miti e realtà dell'immigrazione in Italia, il Mulino, euro 16
Se in Italia le misure di controllo dell'immigrazione sono oggetto di opposte mitologie a fini di battaglia politica e sono viste ora come lassiste, ora come liberticide, in realtà secondo il sociologo Colombo dell'Università di Bologna, dalla Turco-Napolitano alla Bossi-Fini c'è stata una sostanziale continuità nella gestione dell'immigrazione, affidata soprattutto a sanatorie che sono prassi generalizzata anche nel resto d'Europa. La novità maggiore degli ultimi anni, l'introduzione del reato di ingresso e permanenza illegale - ha prodotto effetti inaspettati, riducendo anziché accrescendo la capacità di allontanare gli stranieri irregolari, per cui per la prima volta esiste il rischio di un'immigrazione che non può essere né sanata, come in passato, né espulsa. Per ottenere risultati migliori sarebbe bastato agire sul lavoro nero, che invece non è mai stato veramente aggredito. (http://www.ilmulino.it/edizioni/index.html)

- Colin Crouch, Il potere dei giganti. Perché la crisi non ha sconfitto il neoliberismo, Laterza, euro 16
Secondo l'autore la mancata crisi del neoliberismo, nonostante la crisi generalizzata dell'economia occidentale, sarebbe dovuta al fatto che il neoliberismo realmente esistente è meno favorevole di quanto dica di essere alla libertà dei mercati. Esso promuoverebbe invece il predominio delle imprese giganti nell'ambito della vita pubblica, per cui la contrapposizione tra Stato e mercato, apparentemente il tema di fondo del conflitto politico, nasconderebbe l'esistenza di questa terza forza, più potente delle altre due e capace di modificarne il funzionamento.
(www.laterza.it)

- Marco Damilano, Eutanasia di un potere. Storia politica d'Italia da Tangentopoli alla Seconda Repubblica, Laterza, euro 18
L'autore intende raccontare la caduta della Prima Repubblica per spiegare i guasti della Seconda.
Di Tangentopoli e mani Pulite, che allora apparvero una vera e propria rivoluzione, esistono due narrazioni contrapposte: secondo la prima si è trattato di una sorta di colpo di Stato architettato da forze oscure, che tramite le inchieste dei pm ha ferito a morte. Un sistema nel complesso ben funzionante; per seconda c'era un regime corrotto, spazzato via da un pool di giudici buoni... A vent'annidi distanza è possibile provare finalmente a scrivere la storia politica di quella classe dirigente e del suo crollo, ripercorrere le scelte dei protagonisti, rivedere con maggiore oggettività i giornali, le trasmissioni, i film, la satira, le canzoni che accompagnarono la rivolta, capire perché la rivoluzione giudiziaria non sia stata accompagnata da un vero cambiamento politico, istituzionale, morale. (< a href="http://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=55">www.laterza.it)

- Tim Edwards, La moda. Concetti, pratiche, politica, Einaudi, euro 22
Il saggio, dopo una preliminare rassegna critica delle teorie della moda classiche e storicamente piú influenti, prende in considerazione le questioni di genere e sessualità, esplorando i mutevoli significati assunti dalla mascolinità cosí come la costruzione dell'identità femminile, esamina il rapporto tra moda ed età, soffermandosi in particolare sulla cosiddetta «sessualizzazione» o «adultificazione » dell'abbigliamento infantile, sull'ascesa del femminismo e del movimento per i diritti civili e sulla teoria degli stili sottoculturali. L'autore accompagna sempre le riflessioni sulla politica del consumo all'esame degli aspetti storici, politici e di sfruttamento della produzione industriale. (http://www.einaudi.it/)

- Alessandro Ferrara, Democrazia e apertura, Bruno Mondadori, euro 16
Gli autori intendono ripensare il profilo della democrazia davanti alle nuove sfide del XXI secolo e riflettere su cosa differenzia una vera democrazia dalle sue imitazioni, cercando la risposta ad alcune domande cruciali: come la democrazia potrà funzionare in aggregati sovra-nazionali; come può funzionale la teoria della separazione dei poteri in società molto più complesse di quelle in cui fu pensata,su come giustificare il pluralismo a chi vuole usare il voto democratico per ridurlo; quale il nesso di democrazia e apertura. Anche in riferimento a questo parametro vanno oggi ripensate destra e sinistra: il neoliberismo ha vinto negli ultimi decenni perché ha spesso costretto la sinistra a rappresentare la chiusura, mentre ai tempi del New Deal era il contrario, in quanto la sinistra interpretava l’apertura al nuovo. (http://www.brunomondadori.com/index.php)

- Antonio Ferrara e Niccolò Pianciola, L'età delle migrazioni forzate. Esodi e deportazioni in Europa 1853-1953, il Mulino, euro 29
Gli autori, storici esperti dei fenomeni migratori, affrontano per la prima volta in maniera complessiva il drammatico tema delle migrazioni forzate che, spesso intrecciandosi a pratiche di pulizia etnica e a episodi di sterminio, hanno accompagnato la complessa riconfigurazione dell’Europa e dei suoi confini nel corso del XX secolo: fra la guerra di Crimea e la morte di Stalin (1853-1953) circa trenta milioni di persone in Europa, in particolare nell’"Europa di mezzo", divisa fino alla Prima guerra mondiale fra gli imperi zarista, tedesco, asburgico e ottomano, vennero espulse, deportate o costrette a emigrare. Il fenomeno si concentrò soprattutto nella prima metà del Novecento, a partire dalle guerre balcaniche, toccando l’apice con i due grandi regimi totalitari sovietico e nazista. (http://www.mulino.it/edizioni/index.html)

- Daniel R. Headrick, Il predominio dell'Occidente.Tecnologia, ambiente, imperialismo, il Mulino, euro 29
L'autore, professore emerito di Storia e Scienza sociale nella Roosevelt University di Chicago, mostra come la superiorità di determinate tecnologie (dai velieri alle bombe «intelligenti») abbia assicurato il predominio occidentale solo là dove l’ambiente era tale da consentirne un utilizzo vantaggioso, per esempio sugli oceani e i mari, ma non sui fiumi cinesi, nelle foreste vietnamite o sulle montagne afghane. (http://www.mulino.it/edizioni/index.html)

- Jonah Lynch, Il profumo dei limoni. Tecnologia e rapporti umani nell'era di Facebook, Lindau, euro 14
L'autore afronta con grande apertura i vsari aspetti delle nuove tecnologie, apertura che gli deriva dalla sua esperienza poliedrica: nato in una comune di hippies, una laurea in fisica, un master in pedagogia, sacerdote. In lui è evidente il desiderio di conoscere la realtà nella sua interezza, dalle frontiere della scienza alla filosofia, dall’iMac ultimo modello fino all’educazione, il suo scopo è difendere il nuovo dalla superficialità, salvaguardando ciò che trova di bene nella sua esperienza, passata e presente, anche grazie all'aiuto della tecnologia, che deve essere una strada alla realtà, non la cancellazione di essa, servendo la vita dell’uomo. (http://www.lindau.it/index.asp)

- Luigi Negri, Per un umanesimo del terzo millennio, Ares, euro 16
L'autore ripropone una lettura storica della "dottrina sociale" della Chiesa, spiegando come la proposta cristiana rappresenti oggi una visione alternativa, aliena da ogni prospettiva ideologica, capace di riconoscere «gli errori antropologici, le false idee di progresso, la cultura di morte insiti nelle più affermate teorie della modernità, alle quali contrappone la centralità della persona la cui dignità è prioritaria rispetto a qualunque concezione di popolo, società, Stato». L'umanesimo del tempo moderno, radicato nel relativismo etico da cui mette in guardia papa Benedetto XVI, si connatura purtroppo di un carattere anticristiano che, in definitiva, risulta inumano, in quanto non corrispondente al desiderio di compimento e di senso che abita il cuore dell'uomo.
La Chiesa si fa portatrice di questa proposta e propone la fede non come un'appendice preziosa e inutile della vita, ma come criterio di lettura dell'intera esistenza. (http://www.ares.mi.it/)

- Francesco Occhetta, I principi della Costituzione nel dibattito tra gesuiti e costituenti cattolici, Jaca Book, euro 24
La democrazia italiana affonda le sue radici nei princìpi della Costituzione, che nasce dall’incontro dei costituenti che parteciparono alla I Sottocommissione della Costituente (1946-1947). I costituenti ebbero il merito di concepire la democrazia non solamente come una procedura in cui il governo è «del popolo», ma anche come valore in cui si governa per il «popolo». La cultura cattolica dell’epoca fece convergere tutti i princìpi costituzionali su un «valore guida», quello della dignità della persona umana. Tuttavia tra i costituenti cattolici ed i gesuiti della Civiltà Cattolica si ebbero «scontri e incontri» in merito alla formazione dei princìpi, all’idea stessa di Stato costituzionale e di «diritto naturale» che determinava una visione di società e di Stato diversa, che il saggio indaga attraverso le fonti, in parte ancora inedite, dell’archivio della rivista da cui emerge il ruolo strategico svolto in tal senso del direttore di allora, padre Giacomo Martegani.
(http://www.jacabook.it/)

- Valentina Pisanty, Abusi di memoria. Negare, banalizzare, sacralizzare la Shoah, Bruno Mondadori, euro 16
La memoria della Shoah occupa un posto centrale nella coscienza contemporanea, dato che la narrazione dello sterminio è troppo potente per essere tenuta a distanza, ci riguarda e ci struttura come individui e come membri della comunità. Ciò che muta, si evolve, sperimenta derive e assestamenti non è dunque l’esigenza diffusa di confrontarsi con un evento così traumatico, ma piuttosto l’intreccio degli usi a cui la sua memoria è stata sottoposta, con l’effetto cumulativo di trasformare la Shoah in oggetto di devozione, collante ideologico, categoria di pensiero, prodotto di marketing e, all’occorrenza, strumento contundente.Di tali usi il libro tratta non con il fine di discriminare la memoria legittima da quella cattiva, ma di indagarne le logiche e i dispositivi retorici; di ricostruire i percorsi di trasformazione dell’evento storico in macchina mitologica, che genera a sua volta sensi e abusi ulteriori; di mostrare l’interazione fra i tre abusi che oggi si contendono la gestione della memoria: la negazione, la banalizzazione, la sacralizzazione.
(http://www.brunomondadori.com/index.php)

- Elisabetta Sala, L’enigma di Shakespeare, Ares, euro 24
Per la prima volta in Italia, questo volume ripercorre dettagliatamente la biografia e l’opera del grande poeta inglese seguendo il filo rosso della sua dissidenza rispetto alla corrente Whig-protestante che ne fece il poeta nazionale britannico e volle vedere nella sua opera l’esaltazione dello status quo, e rivelando gli stretti rapporti che egli ebbe con il mondo sotterraneo del cattolicesimo inglese perseguitato dalle autorità. In questa luce l’enigma di Shakespeare si fa meno enigmatico, la sua passione per il teatro si fa missione segreta; giacché le sue simpatie, a quanto emerge in modo sempre più chiaro, andavano alla minoranza perseguitata e le sue opere cercarono, più o meno cautamente, di dar voce a chi non aveva più il diritto di parlare. (http://www.ares.mi.it/)

- Karl Schlögel, Arcipelago Europa. Viaggio nello spirito delle città, Bruno Mondadori, euro 24
Dopo aver percorso i grandi scenari del Novecento nel suo saggio intitolato "Leggere il tempo nello spazio", Karl Schlögel, maestro nell’interrogare fonti storiche inusuali come planimetrie ed elenchi del telefono, architetture e orari ferroviari, si rivolge alla nuova Europa, dando voce alle sue città. Le città di Schlögel sono spesso luoghi inattesi, come la lituana Marjampole, dove tutte le automobili del continente si radunano e vengono smistate per la vendita; o Nižnij Novgorod, “capitale intermedia” dell’immensa Russia, sede di esperienze architettoniche sorprendenti; ma anche la Budapest di Lukács e la Košice di Sándor Márai. Oppure sono i grandi centri della modernità – San Pietroburgo e Ginevra, Rotterdam e Napoli, Mosca e Berlino, città in costante mutamento. Il filo che lo storico insegue è quello di una rilevanza non scontata, di un ruolo, talvolta sommerso ma decisivo, che ciascuno dei luoghi attraversati copre nella mappa, che si va disegnando, di un’Europa mutevole e inattesa, dove dialogano storia e geografia, ferite ed esperimenti, cultura e vitalità del nostro continente. (http://www.brunomondadori.com/index.php)

Michael Scott, Dalla democrazia ai re. La caduta di Atene e il trionfo di Alessandro Magno, Laterza, euro 19
Michael Scott affronta un argomento storico fondamentale con uno svolgimento ricco di verve e di intuizioni originali e uno stile accessibile, efficace, brillante, che suscita la curiosità del lettore su un mondo che è allo stesso tempo familiare e lontano, antico e moderno: la fine della luminosa civiltà delle poleis e la caduta nelle mani di un monarca assoluto, Alessandro di Macedonia, modello di despota per millenni a venire.
(http://www.laterza.it/)

- Aleksander Solzenicyn, Ama la rivoluzione!, Jaca Book, euro 18
Il protagonista di questo primo, inedito romanzo di Aleksandr Solzenicyn, scritto in detenzione nel 1948 e ripreso nel 1958, Gleb Nerzin, è un coscritto di 23 anni che, confinato nelle retrovie, arde dal desiderio di raggiungere il fronte (siamo nell’estate del 1941) a difendere la patria sovietica aggredita dai tedeschi per poi contribuire alla Grande Guerra Rivoluzionaria che rinnoverà il mondo. Il romanzo affronta le varie tappe che segnano la disillusione dell’eroe e del suo ideale e gli fanno aprire gli occhi sull’arbitrio e gli egoismi che caratterizzano in realtà quel suo immaginario «mondo perfetto», delineando attraverso il cammino di Gleb (alter ego dello scrittore) verso la prima linea della guerra un vero e proprio itinerario formativo che lo preparerà pre le future battaglie. (http://www.jacabook.it/)

- Wole Soyinka, Aké. Gli anni dell'infanzia, Jaca Book, euro 18
Il nuovo romanzo del premio Nobel nigeriano è la storia di un’infanzia, di un’educazione e di molteplici realtà che si incrociano nella formazione umana: «romanzo autobiografico, o storia di un’iniziazione alla vita, fonde il sostrato mitico della realtà africana con la coscienza letteraria di un autore profondamente immerso nella cultura europea novecentesca». (http://www.jacabook.it/)